venerdì 25 giugno 2010

La ricetta della comunicazione geneticamente modificata


Bastano ingredienti semplici per ottenere qualcosa di grande, i nostri sono: un salotto, un gruppo di amici con ideali comuni e un maestro disposto a donare il suo sapere.

Sotto l'ala guida di Mariano Iodice ha avuto vita una discussione sulle origine e sull'importanza fondamentale della comunicazione.

L'origine del Mond...o ha una corrispondenza profonda con l'origine della comunicazione.Si pensi all'espressione “in ptincipio fu il Verbo”, a come tutto ebbe inizio: grazie alla Parola Creatrice.Ora, compiendo un piccolo salto nel tempo e fermandoci intorno al 3000 a.C. , ci troveremo nel cuore dell'Antico Egitto. In questa terra avvolta dal mistero, la chiave di lettura per comprendere la magnificenza delle opere di questa civiltà sembra proprio la scrittura. I geroglifici racchiudono qualcosa di magico. Gli scribi (che dovevano studiare ben 26 anni per imparare a scrivere), avevano un'enorme responsabilità, ossia comunicare con gli dei per proteggere e tutelare il popolo.Questo tipo di comunicazione non era semplicemente frutto di anni studio. Era una comunicazione dell'anima. È a questo modello di comunicazione che si ispira Mariano Iodice. Questa la corrente di pensiero, la teoria comunicativa che vuole diffondere: comunicare con il cuore, superando la superficialità epidermica, toccando le corde dell'anima.Quante volte sentiamo dire (o diciamo noi stessi) “non mi capisci”? Magari son parole pronunciate proprio da persone che si amano ma che non sono sullo stesso livello comunicativo.Occorre superare queste barriere e toccare livelli profondi per riuscire a comprendersi senza difficoltà.L'obbiettivo è quello di creare una nuova frontiera della comunicazione.

L' incontro fra il giornalista Mariamo Iodice ed il comunicatore de Feo Francesco Maria ha fatto nascere il nucleo fondante del comunicare in rete e della Comunicazione Geneticamente Modificata. L' Associazione Italiana Comunicatori On Line sta ampliando il proprio network con preziose collaborazioni e contributi.


Annalisa Anzalone

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