MARIANO IODICE

Quesito di partenza posto dal Giornalista di CGM Mariano Iodice:

IL PROBLEMA DELLA COMUNICAZIONE OGGI: TROPPI COMUNICATORI SENZA NULLA DA COMUNICARE.

IN SUCCESSIONE:

1.Per fare Comunicazione occorrono due semplici qualità: Anime e Cuore. Il resto si impara.

2.Alla pubblicazione del video di Imagine dei Glee

Mariano Iodice: Comunicare con il cuore è solo un emozione? Ma credo di poter dire che è una "pillola" per capirci. Autocelebrazioni, autoreferenzialità, fiere dalla vanità e business fini a se stessi non ci interessano. Vogliamo una comunicazione dell'anima e del cuore. Il resto si può imparare e lo lasciamo ad altri.

Ciro Annunziato: Bellissimo spunto maestro! La visione di questo video mi ha fatto fare un pensiero banale che però merita una discussione per nulla banale: Non esiste un messaggio universale ma la voglia di diffonderlo a tutti in maniera adeguata, con il giusto linguaggio.

3. Non solo formazione ma comunicare con il cuore (Risposta al video Agape di Mariano Iodice)

4. Francesco Maria de Feo: Non siamo macchine, ma coscienze comunicative, vogliamo poter tornare indietro per andare avanti. Siamo cellule elementari, enzimi di verità sepolte. Intendiamo riscoprire i valori che si sono persi per strada, il piacere di comunicare per comunicare. Qualcosa di nuovo nel panorama della comunicazione sta emergendo.

5. Francesco Maria de Feo: Esiste un unico albero con diversi rami e foglie, uniche sempre le radici. L'aspetto psicologico, emotivo e relazionale che dalla Piramide si cala in IDEATICA e la Comunicazione Geneticamente Modificata che è il corpo della comunicazione online e dell' AICOL. Separate, diverse, seppure simbiotiche.L'obiettivo comune è ...piantare semi di coscienza e di valori comunicativi. Dall'incontro è emerso l'uomo, il giornalista e la guida. Grazie Mariano.

6. Mariano Iodice: L’anima della rete è un’anima collettiva? E’ un’entità sincretica delle energie dei suoi milioni di utenti? E’ individuabile? È definibile? Possiede una sua etica, unica e canonizzabile? O è mirabilmente definita dal caos particellare di miliardi di deboli segnali che designano un’architettura arcana ed ineffabile…che prescinde dalle singole informazioni di partenza? Se non si risponde a queste semplice quesito. Se ogni internauta non se l’è posto almeno una volta, non ha senso parlare di “Libertà della Rete”. Perché un’energia sottile , che tutti dovrebbero avvertire nella propria coscienza individuale, ti chiederà di rimando: Libertà da che?

7. Laura Malangone: Nel riconoscimento costante di una libertà da definire abbiamo dissolto il legame che ci connette con la vera essenza racchiusa in essa...la rete ci permette di dissolverci in flussi energetici...venti elettromagnetici che diffondono l'arcano messaggio che l'umanità porta scritto nel proprio genoma. Si caro maestro Mariano l'anima delle rete è unica è similare...è un messaggio di verità ma non quella oggi sterilizzata...è verità filosofale.

Risponde Miki San: io penso che la comunicazione virtuale, sia la comunicazione meno vera che possa esserci. è solo una forte empatia che fa decidere, a te stessa e con te stessa, quale sia la verità, e quale, la menzogna che voglia si trasmetta.

Risponde Laura Malangone: l'empatia non è qualcosa che trascende la fisicità? L'empatia non è il riconoscimento fulmineo di una o più menti...riconoscimento che può avvenire attraverso il sentire la carica delle parole scritte anche in una spazio virtuale?

8. Laura Malangone: Chi è Mariano Iodice?

E' biologo, patologo clinico, già ricercatore universitario nel campo delle neuroscienze, giornalista professionista da oltre 20 anni, direttore di testate e canali televisivi, redattore di giornali locali e nazionale. Da qualche anno è comunicatore in web 2.0, ispiratore e promotore di CGM (COMUNICAZIONE GENETICAMENTE MODIFICATA) e dell’IDEATICA. Formatore e personal coach nel settore della comunicazione integrata e interiore.

9. Eva Boccasile: Mariano Iodice ha la sensibilità di un sismografo per mettersi in sintonia con le onde dell'anima e decodificare ogni emozione..questa sua facoltà né fa un comunicatore geneticamete modificato!

10. Annalisa Anzalone Oltrepassando i limiti della comunicazione classica, sfiorando le corde dell'anima. Questa è la Comunicazione Geneticamente Modificata.

11. Mariano Iodice COMUNICAZIONE INTERIORE E UOMO INTERIORE: Esiste una Comunicazione Interiore perchè esiste un uomo interiore e un uomo esteriore. L’ uomo interiore è il cuore e il fondamento dell'uomo esteriore. Moltissimi tra gli internauti sono convinti che comunicano molto tra loro per il solo fatto che attraverso milioni di chip si scambiamo da una parte all'altra della terra - una quantità incredibile di informazioni. Un numero che non è possibile nenache tentare di immaginare. "Ci illudiamo tutti di conoscerci l'un l'altro a menadito", scriveva il grande scrittore irlandese Lewis. È un'illusione: in realtà noi ci ignoriamo. Gran parte di quello che c'è dentro di noi rimane totalmente sconosciuto agli altri e in parte anche a noi stessi. Tutti noi cerchiamo una comunicazione a livello più profondo - interiore appunto - che non sia un semplice scambio di informazioni: per ottenere ciò occorre una condizione prioritaria ed irrinunciabile unrapporto esclusivo con qualcuno che sia davvero capace di mettersi in gioco,disposto a guardarci dentro e a lasciarsi guardare dentro.

12. Eva Boccasile: Allora inizio con il modificare una parola che dentro di me è già modificata.......La COMUNICAZIONE GENETICAMENTE MODIFICATA è quel tipo di comunicazione che se si sa utilizzare è in grado di trasmettere "SENTIVERI" quelli che convenzionalmente si chiamano sentimenti..........ma perchè una sentire deve accostarsi poi ad una parola come mento che sa di bugia? chi l'ha deciso che deve essere sempre così?

13. Francesco de Feo: GCM è' l'anima stessa del web e del comunicare online. Non interessa chi sei, da dove vieni, conta solo quello che ci porti, i contenuti. E' questa la democrazia del web e questo il nostro credo. Grazie Mariano per le tue preziosissime osservazioni. Ci guidi anche nel metaverso.